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TRE PROVE DELLA RISURREZIONE DI CRISTO

THREE PROOFS OF CHRIST’S RESURRECTION
(Italian)

A cura di Dr. R. L. Hymers, Jr.
by Dr. R. L. Hymers, Jr.

Sermone predicato al Baptist Tabernacle di Los Angeles
La sera del Giorno del Signore, 1 aprile 2018
A sermon preached at the Baptist Tabernacle of Los Angeles
Lord’s Day Evening, April 1, 2018

“Il re, al quale parlo con franchezza, conosce queste cose; perché sono persuaso che nessuna di esse gli è nascosta; poiché esse non sono accadute in segreto” (Atti 26:26).


Nel capitolo 26 di Atti Luca riporta la testimonianza di conversione di Paolo per la terza volta. La ragione per cui Luca l'ha riportata tre volte è facile da capire. A parte la morte e la risurrezione di Cristo, non c'è nessun evento nella storia del cristianesimo che sia più importante della conversione dell'apostolo Paolo.

Paolo è stato arrestato perché predicava di:

“… un certo Gesù, morto, che Paolo affermava essere vivo” (Atti 25:19).

E ora Paolo si trova in piedi davanti al re Agrippa, con le mani legate con catene. Agrippa stesso era un ebreo. Così Paolo difese ciò che predicava basandosi sulle profezie della risurrezione di Cristo contenute nell'Antico Testamento. Paolo si difese anche dicendo che il re Agrippa sapeva già della crocifissione e della risurrezione di Cristo. La crocifissione e la risurrezione erano avvenute quasi trent'anni prima. Ogni ebreo lo sapeva, incluso il re Agrippa. Così paolo dice:

“Il re, al quale parlo con franchezza, conosce queste cose; perché sono persuaso che nessuna di esse gli è nascosta; poiché esse non sono accadute in segreto” (Atti 26:26).

“Queste cose non sono accadute in segreto.” Questa non era un’espressione comune dell’epoca. Dr. Gaebelein’ nel suo commentario disse:

Il ministero di Gesù era ampiamente conosciuto in Palestina e Agrippa ne aveva sicuramente sentito parlare. La morte e la risurrezione di Gesù erano ampiamente attestate e il vangelo cristiano era stato proclamato per tre decenni. Certamente il re sapeva di queste cose, "perché non è stato fatto in segreto" (Traduzione in italiano The Expositor’s Bible Commentary, Frank E. Gaebelein, D.D., General Editor, Zondervan Publishing House, 1981, volume 9, p. 554; nota al libro degli Atti 26:25-27).

Molte persone oggi pensano che la risurrezione di Cristo sia un evento oscuro conosciuto solo da alcuni pescatori ignoranti. Ma nulla potrebbe essere più lontano dalla verità! La resurrezione di Cristo era conosciuta da ogni ebreo in Israele, ed era stata descritta in tutto il mondo romano per quasi trent'anni! La risurrezione di Cristo non era stata tenuta segreta!

“poiché esse non sono accadute in segreto” (Atti 26:26)

Dr. Lenski disse:

Tutto ciò che si diceva di Gesù è stato oggetto di discussione nella stessa capitale della nazione, e il Sanhedrin e il [Governatore Romano] Pilato ne furono coinvolti, quindi Gesù era una figura nazionale, la cui fama riempiva anche le terre circostanti. "Non in un angolo" ... non è una piccola storia oscura di cui nessuno sapeva nulla, ma era una cosa così grande e vitale, così pubblica e di così vasta portata, che [il re] Agrippa è stato costretto a dargli la sua piena attenzione reale (Traduzione di R. C. H. Lenski, D.D., The Interpretation of the Acts of the Apostles, Augsburg Publishing House, 1961 edition, p. 1053; note on Acts 26:26).

“poiché esse non sono accadute in segreto” (Atti 26:26)

I nemici di Cristo hanno avuto tre decenni per dimostrare che non era risorto dai morti. Eppure avevano fallito. Per quanto si fossero sforzati, i nemici non hanno dimostrato che Gesù rimase morto dopo essere stato crocifisso. Quando Paolo parlò al re Agrippa, migliaia di ebrei e decine di migliaia di gentili proclamavano: "Cristo è risuscitato dai morti.”

La risurrezione di Cristo è il fondamento del cristianesimo. Se il corpo di Gesù non sorge dalla tomba, non c'è alcuna base per la fede cristiana. Lo stesso apostolo Paolo disse:

“Se Cristo non è stato risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione e vana [senza valore] pure è la vostra fede” (I Corinzi 15:14).

Non vi meravigliate del fatto che i nemici di Cristo si siano sforzati così tanto a confutare la Sua risurrezione! Eppure tutti hanno fallito. Non sono d'accordo con Greg Laurie su molti argomenti, ma sono d'accordo con lui sulla risurrezione di Cristo. Greg Laurie ha dato tre ragioni per cui i nemici di Cristo hanno fallito - tre prove per la risurrezione di Gesù Cristo dai morti (Traduzione in italiano Greg Laurie, Why the Resurrection? Tyndale House Publishers, 2004, pp. 13-24). Vorrei fare una parafrasi di questi tre punti.

“Queste cose non sono accadute in segreto” (Atti 26:26).

I. Primo, la tomba vuota.

La prima prova della risurrezione di Gesù è la tomba vuota. Il fatto che la tomba di Gesù fosse vuota tre giorni dopo la sua morte è una delle grandi prove della sua risurrezione. Tutti gli autori dei quattro Vangeli sono in completo accordo sul fatto che la tomba di Cristo fosse vuota tre giorni dopo la sua morte. Molti altri testimoni hanno anche verificato il fatto della tomba vuota.

L'attacco più antico contro la risurrezione di Cristo fu che qualcuno avesse rubato il corpo di Gesù. I capi sacerdoti:

“essi, radunatisi con gli anziani e tenuto consiglio, diedero una forte somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: "I suoi discepoli sono venuti di notte e lo hanno rubato mentre dormivamo". E se mai questo viene alle orecchie del governatore, noi lo persuaderemo e vi solleveremo da ogni preoccupazione». Ed essi, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute e quella diceria è stata divulgata tra i Giudei, fino al giorno d'oggi” (Matteo 28:12-15).

Ma questa confutazione non ha convinto molte persone. Il buon senso ti dirà che i Discepoli non hanno rubato il suo corpo per poi fingere che fosse risorto. Tre giorni prima i Discepoli erano fuggiti per salvarsi la vita quando Cristo è stato arrestato e crocifisso. È altamente improbabile che questi uomini impauriti si siano guadagnati abbastanza coraggio da rubare il corpo di Gesù - e poi hanno cominciato audacemente a predicare che fosse risorto dai morti - a rischio della loro propria vita! No, questo è una confutazione estremamente improbabile! I fatti semplicemente non coincidono. I discepoli si sono nascosti in una stanza con la porta chiusa, "per timore degli ebrei" (Giovanni 20:19). Erano scioccati. Non credevano che sarebbe risorto. Nessuno dei seguaci di Cristo aveva la fede o il coraggio per sfidare il potente governo romano e rubare il corpo di Gesù. Questo è un fatto psicologico da non poter essere trascurato.

Gli unici altri sospetti, che avrebbero potuto rubare il corpo di Cristo, erano i suoi nemici. Il problema con questa teoria è che i nemici di Cristo non avevano alcun motivo di derubare la sua tomba. I capi sacerdoti e altri leader religiosi hanno messo a morte Cristo perché ha minacciato il loro sistema religioso e il loro modo di vivere. L'ultima cosa che questi uomini volevano era che la gente pensasse che Cristo fosse di nuovo vivo! Ecco perché questi capi religiosi hanno fatto di tutto per eliminare ogni prova della Sua risurrezione. Il Vangelo di Matteo ci dice che andarono dal governatore romano, Ponzio Pilato, per dirgli:

“«Signore, ci siamo ricordati che quel seduttore, mentre viveva ancora, disse: "Dopo tre giorni, risusciterò". Ordina dunque che il sepolcro sia sicuramente custodito fino al terzo giorno; perché i suoi discepoli non vengano a rubarlo e dicano al popolo: "È risuscitato dai morti"; così l'ultimo inganno sarebbe peggiore del primo»” (Matteo 27:63-64).

Pilato disse loro di prendere le guardie per sorvegliare la tomba "come potete" -Avete delle guardie. Andate, assicurate la sorveglianza come credete (Matteo 27:65). Ed essi andarono ad assicurare il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia. (Matteo 27:66). Stranamente, sembra che questi capi sacerdoti e capi religiosi avessero più fiducia nella risurrezione di Cristo di quanto non facessero i suoi discepoli!

La verità è che i leader religiosi hanno adottato misure estreme per impedire che il corpo di Cristo venisse rubato. Volevano dimostrare che la promessa di Cristo di risorgere dai morti era una menzogna. I capi religiosi hanno fatto tutto il possibile per eliminare ogni possibilità di racconti che circolavano sul fatto che Cristo potesse essere risorto dai morti. Rubare il corpo sarebbe stata l'ultima cosa che i suoi nemici avrebbero fatto. Ma se avessero rubato il corpo, senza dubbio lo avrebbero fatto quando i Suoi Discepoli hanno cominciato a predicare la Sua risurrezione. Ma i nemici di Cristo non hanno mai prodotto il suo corpo. Perché? Semplicemente perché non avevano un corpo da produrre! La tomba era vuota! Cristo era risorto dai morti!

“poiché esse non sono accadute in segreto” (Atti 26:26)

La tomba vuota è la prima prova della risurrezione di Cristo dai morti, ma ce ne sono altre!

II. Secondo, i racconti dei testimoni oculari.

Quando Gesù è stato crocifisso, i suoi discepoli erano disperati. La loro fede è stata distrutta. Non avevano speranza di vederlo di nuovo vivo. Allora Gesù venne:

“si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!»” (Giovanni 20:19).

I Discepoli lo hanno visto vivo tantissime volte.

“Ai quali anche, dopo che ebbe sofferto, si presentò vivente con molte prove, facendosi vedere da loro per quaranta giorni, parlando delle cose relative al regno di Dio” (Atti 1:3).

L’Apostolo Paolo disse che Gesù Cristo risorto è apparso:

“che apparve a Cefa [Pietro], poi ai dodici. Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. Poi apparve a Giacomo, poi a tutti gli apostoli; e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all'aborto” (I Corinzi 15:5-8).

Dr. John R. Rice disse:

Considera quanto sia stata travolgente quella testimonianza di centinaia di persone che hanno visto Gesù dopo la sua risurrezione, alcune di loro anche per quaranta giorni! [Atti 1: 3]. La regola della Bibbia era "per la bocca di due o tre testimoni". Qui c'erano centinaia di testimoni. Molti uomini sono stati condannati a morte sulla testimonianza di uno o due testimoni oculari.
     Solo dodici bocche devono essere concordi davanti a una giuria per risolvere un caso importante. Qui letteralmente centinaia di testimoni oculari hanno convenuto che Gesù fosse risorto dalla morte. Non c'è mai stata una sola persona che dicesse di aver visto il suo cadavere dopo il terzo giorno, né che contraddicesse nessuna delle prove.
     La testimonianza di quei testimoni - testimoni oculari, testimoni che avevano interagito con il Salvatore, che lo avevano toccato, che avevano sentito le impronte dei chiodi nelle mani e nei piedi, che lo avevano visto mangiare, che avevano comunicato con Lui quaranta giorni - questa testimonianza era una prova più forte di ogni caso richiesto dalla stessa Corte Suprema degli Stati Uniti o di qualsiasi altro tribunale al mondo ... Le prove sono così schiaccianti che solo coloro che non vogliono credere e che non credono all'evidenza le rifiutano. Non c'è da stupirsi che la Bibbia dichiari che Gesù " si presentò vivente con molte prove" Atti 1:3 (Traduzione in italiano John R. Rice, D.D., The Resurrection of Jesus Christ, Sword of the Lord Publishers, 1953, pp. 49-50).

“poiché esse non sono accadute in segreto” (Atti 26:26).

La tomba vuota e centinaia di testimoni oculari sono prove forti della risurrezione di Cristo dai morti. Ma c'è di più.

III. Terzo, il martirio degli Apostoli.

Se la risurrezione fosse una bugia, perché tutti gli apostoli hanno sperimentato così tanta sofferenza per proclamarla? Gli apostoli non solo hanno continuato a predicare la risurrezione di Cristo, ma sono morti piuttosto che negarla! Mentre leggiamo la storia della chiesa, scopriamo che ogni singolo apostolo [ad eccezione di Giovanni - che fu torturato ed esiliato] morì di morte orribile perché aveva predicato che Cristo era risorto dai morti. Il Dr. D. James Kennedy ha detto:

     Questo è un fatto di vitale importanza. Nella storia della psicologia non si è mai visto che una persona sia stata disposta a rinunciare alla propria vita per quello che lui o lei sapeva essere una bugia. Mi chiedo come mai Dio abbia permesso agli apostoli e a tutti i primi cristiani di sopportare tanta sofferenza, torture tremende e incredibili ... abbiamo la fedeltà, il carattere, la sofferenza e la morte di questi testimoni, la maggior parte dei quali sigillarono la loro testimonianza con il loro sangue ... Paul Little disse: "Gli uomini moriranno per quello che credono sia vero ... Non muoiono, comunque, per quello che sanno essere una bugia" (Traduzione in italiano D. James Kennedy, Ph.D., Why I Believe, Thomas Nelson Publishers, 2005 edition, p. 47).

Questi uomini sono morti perché hanno detto di essere stati testimoni della risurrezione di Cristo dai morti:

Pietro – fu gravemente flagellato e poi crocifisso a testa in giù.
  Andrea – è stato crocifisso su una croce a forma di “X”.
   Giacomo, figlio di Zebedeo – è stato decapitato.
      Giovanni – è stato messo in un calderone di olio bollente, e poi Esiliato sull’isola di Patmos.
        Filippo – è stato flagellato e poi crocifisso.
          Bartolomeo – è stato scorticato [spellato vivo] e poi crocifisso.
            Matteo – è stato decapitato.
              Giacomo, fratello del Signore –è stato lanciato dalla cima del tempio, e poi picchiato a morte.
                Taddeo – è stato colpito a morte con le frecce.
                  Marco – è stato picchiato a morte.
                    Paolo – è stato decapitato.
                      Luca – è stato impiccato su un albero di ulivo.
                        Tommaso – è stato ucciso con lance E poi condotto nelle fiamme di un forno.
(Vedi The New Foxe’s Book of Martyrs, Bridge-Logos Publishers,
    1997, pp. 5-10; Greg Laurie, Why the Resurrection?
    Tyndale House Publishers, 2004, pp. 19-20).

Questi uomini attraversarono terribili sofferenze e sono morti in modo orribile, perché hanno proclamato che Cristo era risorto dai morti. Gli uomini non muoiono per qualcosa che non hanno visto! Questi uomini hanno visto Cristo dopo che è risorto dalla tomba! Ecco perché la tortura e la morte stessa non hanno potuto impedire loro di proclamare: "Cristo è risorto dai morti!"

Pietro lo ha visto lì sulla riva,
Ha mangiato con Lui in riva al mare;
Gesù gli disse con le labbra una volta morte,
“Pietro mi ami tu?”
Colui che era morto è di nuovo vivo!
Colui che era morto è di nuovo vivo!
Ha rotto le forti, gelide grinfie della morte
Colui che era morto è di nuovo vivo!
     (Traduzione letterale dell’inno “Alive Again” di Paul Rader, 1878-1938).

Questi uomini sono stati cambiati da codardi increduli ai martiri senza paura - perché hanno visto Cristo dopo che è risorto dalla tomba!

Tommaso lo ha visto in quella stanza,
Lo ha chiamato Maestro e Signore,
Ha messo le sue mani nelle sue ferite
Fatte dai chiodi e dalla lancia.
Colui che era morto è di nuovo vivo!
Colui che era morto è di nuovo vivo!
Ha rotto le forti, gelide grinfie della morte
Colui che era morto è di nuovo vivo!
     (Paul Rader, ibid.).

Come vorrei che le nostre chiese imparassero a cantare di nuovo quel grande inno di Paul Rader! Se mi scrivi e me lo chiedi ti manderò la musica. Scrivi al Dr. R. L. Hymers, Jr., P.O. Box 15308, Los Angeles, CA 90015 - e richiedi la musica per la canzone di Paul Rader "Alive Again."

Potremmo accumulare ancora altre prove per la risurrezione di Cristo, ma non ti convincerebbero. Alcune persone che hanno visto Gesù Cristo dopo la risurrezione dai morti hanno ancora "dubitato" (Matteo 28:17). Devi venire a Cristo per fede. Il Cristo preincarnato disse:

“Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore” (Geremia 29:13).

“infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati” (Romani 10:10).

Io ho incontrato Cristo risorto alle 10:30 del mattino, il 28 settembre 1961 nell'auditorium del Biola College (ora Università) dopo aver ascoltato un sermone del Dr. Charles J. Woodbridge, che aveva lasciato il Fuller Theological Seminary nel 1957 per il liberalismo incipiente (vedi Harold Lindsell, Ph.D., The Battle for the Bible, Zondervan Publishing House, 1978 edizione, p. 111). E puoi anche conoscere il Cristo risorto - se vuoi conoscerlo abbastanza da "Sforzati di entrare per la porta stretta" (Luca 13:24). Quando vieni a Cristo, i tuoi peccati vengono espiati e purificati dal Suo Sangue - e tu sei nato di nuovo con la Sua risurrezione dai morti. La mia preghiera è che tu venga presto a Cristo! Amen.


QUANDO SCRIVI AL DR. HYMERS DOVRESTI INDICARE GENTILMENTE DA QUALE PAESE STATI SCRIVENDO ALTRIMENTI NON POTRÁ RISPONDERE ALLA TUA EMAIL. Se questi sermoni ti stanno benedicendo scrivi un’email al Dr. Hymers e diglielo, per favore indica il paese dal quale stai scrivendo. L’email è-, rlhymersjr@sbcglobal.net (clicca qui). Se puoi scrivi in inglese, anche se puoi scrivere al Dr. Hymers in qualsiasi lingua, Se vuoi scrivere al Dr. Hymers via posta fallo al seguente indirizzo: P.O. Box 15308, Los Angeles, CA 90015. Oppure telefona al numero: (818)352-0452.

(FINE DEL SERMONE)
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Cantico prima del sermone di Benjamin Kincaid Griffith:
“In Christ Alone” (di Keith Getty e Stuart Townend, 2001).


SCHEMA DE

TRE PROVE DELLA RISURREZIONE DI CRISTO

THREE PROOFS OF CHRIST’S RESURRECTION

A cura del Dr. R. L. Hymers, Jr.

“Il re, al quale parlo con franchezza, conosce queste cose; perché sono persuaso che nessuna di esse gli è nascosta; poiché esse non sono accadute in segreto” (Acts 26:26).

(Atti 25:19; I Corinzi 15:14)

I.   Primo, la tomba vuota, Matteo 28:12-15; Giovanni 20:19;
Matteo 27:63-64, 65, 66.

II.  Secondo, i racconti dei testimoni oculari, Giovanni 20:19;
Atti 1:3; I Corinzi 15:5-8.

III. Terzo, il martirio degli Apostoli, Matteo 28:17;
Geremia 29:13; Romani 10:10; Luca 13:24.